“I saldi estivi di questanno sono un test per la ripresa dei consumi”, spiega il presidente di Fismo (associazione che riunisce le imprese della distribuzione moda Confesercenti), Roberto Manzoni, che confida: “Noi speriamo che arrivi finalmente linversione di tendenza sui consumi di moda, in linea con la piccola ripartenza del potere dacquisto degli italiani registrata nel 2015 dallIstat. Le condizioni ci sono: dagli sconti, anche questanno molto elevati, allarrivo in ritardo dellestate, che favorisce lesigenza del ricambio di guardaroba”. Dopo lanteprima andata in scena ieri in Sicilia, da oggi scattano ufficialmente i saldi. Secondo Confesercenti saranno oltre 22 milioni gli italiani che hanno già deciso di approfittarne per acquistare abbigliamento e accessori. E stato inoltre calcolato che la spesa media prevista si colloca intorno ai 220 euro a famiglia, sostanzialmente in linea con lo scorso anno, anche se con differenze territoriali. Ovviamente, la spesa effettiva finale, subirà il condizionamento di diversi fattori come le condizioni meteo, la capacità di proposta dei commercianti e, non ultima, la partita degli Azzurri che oggi condizionerà, e non poco, gli spostamenti. Secondo Confesercenti circa 15 milioni di italiani ancora non avrebbero deciso se approfittare dei saldi, mentre il 35% di chi lo farà confessa di non avere stabilito in anticipo un budget, ma di voler spendere a seconda della convenienza delle occasioni che trova. Daltra parte, da sempre, la convenienza è da sempre limperativo che determina lacquisto. Gliitaliani acquisteranno soprattutto presso centri commerciali (31%) e negozianti di fiducia (26%). Il 16% comprerà in saldo in un outlet, mentre si rivolgerà allonline il 5%, la stessa quota di chi cercherà occasioni in un mercatino. Dallindagine, tolto il 18% rappresentato dagli indecisi su cosa acquistare, emerge che il 53% degli intervistati indica infatti nel prezzo il fattore determinante per lacquisto di un capo. Attenti al prezzo soprattutto donne (42%), under-44 (47%) e abitanti del Sud (50%). Il 34% di chi sfrutterà loccasione dei saldi, invece, farà la sua scelta sulla base della qualità del prodotto. Diversamente da come si pensa, è tramontata la caccia ai capi firmati, che invoglia soltanto il 3%. Tra gli articoli prevedibilmente più ricercati, prevale labbigliamento leggero: maglie e magliette (ricercate dal 47%), poi gonne e pantaloni (42%), e calzature classiche (33%). A seguire, le scelte ricadranno poi sulle camicie (24%), scarpe da ginnastica/sneakers (20%) mentre, soltanto il 15% presterà attenzione ai cosiddetti capispalla, come giacche e abiti, Accessori, come cinte o borse, sdaranno ad appannaggio di circa il 14% degli acquirenti. verso cinture ed altri accessori.
M.